Crescent Suzuki in SBK per vincere, parola di Paul Denning
Quali sono le tue prime sensazioni riguardo al Mondiale Superbike e al livello di questa competizione?
"Posso dire che il Campionato si presenta davvero interessante per il 2012. Nonostante il ritiro della Yamaha, lo schieramento dei costruttori è ben rappresentato con Suzuki, Honda, Kawasaki, Ducati, BMW e Aprilia impegnate grazie all'apporto di squadre, ufficiali o private, di alto profilo e con piloti veloci. Senza dubbio rispetto alla MotoGP i regolamenti ed il monogomma Pirelli consentono di ottimizzare al meglio il pacchetto a disposizione e raggiungere un buon livello di competitività. Ci sono tanti pretendenti alla vittoria e questo è un bene per lo spettacolo e per la categoria. Nel pieno rispetto dei piloti, in Superbike tutti corrono come dei dannati per vincere: le gare sono combattute, emozionanti, l'ideale per gli appassionati. Qui i piloti possono ancora fare la differenza: con una buona squadra, moto e pacchetto è possibile vincere e la lotta non è ristretta a pochi nomi. Speriamo di esser anche noi della partita!"
Parlando della Suzuki GSX-R1000, quali sono le principali differenze tra le configurazioni WSBK (Mondiale) e BSB (Campionato Britannico)?
"A prima vista la GSX-R1000 2012 non presenta novità di rilievo rispetto alla moto 2011, ma è stata oggetto di una profonda rivisitazione: ci sono poche componenti intercambiabili, sostanzialmente è migliorata su tutti i principali aspetti. Yoshimura è al lavoro nella preparazione dei propulsori ed insieme abbiamo diverse idee per i prossimi sviluppi. In più, rispetto alla moto 2011 cambieranno freni, sospensioni, l'elettronica MoTeC è stata evoluta, ogni singolo aspetto della GSX-R è passato sotto la nostra lente d'ingrandimento. Complessivamente la Suzuki è un'ottima moto ed un pacchetto vincente: sta a noi mettere i piloti in condizione di far bene."
Sulla carta quali saranno i principali avversari per la stagione 2012?
"Il livello è molto alto, pertanto risulta difficile indicare potenziali protagonisti: tutti vanno forte, farei un torto a qualcuno. Noi come Crescent Suzuki abbiamo deciso di non pensare agli altri scegliendo un profilo basso: rispettiamo tutti, ma è giusto guardare cosa succede all'interno del nostro box per capire dove migliorarci."
A seguito del recente infortunio e operazione ad un dito della mano destra, John Hopkins si presenterà al pieno della forma fisica per la prima gara?
"Credo che non sarà completamente a posto, ma abbastanza per poter guidare una moto e correre. L'infortunio, sebbene di lieve entità, per John si è trasformato in un incubo: per guarire è stato sottoposto ad un mese (davvero orribile!) di cure antibiotiche, in questo periodo di tempo è parso comprensibilmente debilitato. Soltanto in questi ultimi giorni ha ripreso gli allenamenti a pieno regime, pertanto non penso sarà al 100% per l'Australia, ma senza dubbio può soltanto migliorare giorno dopo giorno, gara dopo gara."
Quanto a Leon Camier, si adatterà presto alla GSX-R1000?
"Il primo test a Portimao è stato impegnativo e difficile, ma sono convinto Leon si adatterà in fretta alla moto. In sella si è trovato bene, in particolare apprezza il feeling con la ciclistica. "Sente" la moto e questo è positivo: ha fiducia nella squadra, noi conosciamo il suo potenziale e siamo convinti sarà in corsa per le posizioni che contano."
In conclusione, il podio è un obiettivo realistico e alla portata in questa prima stagione nel Mondiale?
"A domanda diretta non posso che rispondere con una semplice affermazione: sì!"